È una storia a cavallo di tre secoli quella della Società Sportiva Costantino Reyer.

1872

LA FONDAZIONE DELLA GINNASTICA REYER

Fondata nel lontano 1872 da un giovane insegnante veneto trapiantato a Venezia, Pietro Gallo, che esporta in laguna il verbo della innovativa ginnastica formativa, il nuovo sodalizio viene intestato all’amico triestino, insegnante come lui, Costantino Reyer che Gallo stima moltissimo per le capacità ed i risultati ottenuti nel diffondere la cultura della ginnastica in giro per l’Italia.

La Società Sportiva acquista immediato gradimento in laguna e l’amministrazione comunale mette a disposizione l’intero Palazzo Diedo a Cannaregio al fine di ospitare tutta l’attività sia di palestra che organizzativa.

Alla ginnastica si sommano, nel tempo, altre e svariate discipline sportive che vanno dalla scherma al sollevamento pesi, dall’atletica al canottaggio, per finire con la boxe, la lotta e altri giochi come la palla vibrata e il prorompente calcio.
1907

A VENEZIA LA PRIMA ESIBIZIONE DI BASKET IN ITALIA

Agli inizi del secolo ventesimo, nel 1907, in occasione del 7° Concorso Ginnastico Nazionale la pallacanestro fa la sua prima comparsa in laguna grazie all’insegnante toscana Ida Pesciolini che fa dimostrare dalle sue allieve, all’interno dello stadio militare di S.Elena, un nuovo gioco che sta spopolando in America e che è stato inventato dal Prof. Naismith, un pastore protestante canadese.
Si tratta di un gioco che consiste nel far entrare un pallone dentro ad un cesto molto alto da terra.
1914

LA REYER ALLA MISERICORDIA

Passano sette anni e, nel 1914, la Società Sportiva Reyer trova finalmente una palestra di grandi dimensioni e spazi per tutta la miriade di attività svolte.

Il nuovo sito non è un posto qualsiasi, bensì la Scuola Grande della Misericordia eretta nella metà del XIV Secolo dal Sansovino a Cannaregio, nel cuore del centro storico veneziano.
1925

NASCE LA SEZIONE BASKET DELLA REYER

Nel 1925 nasce all’interno della polisportiva Reyer la sezione pallacanestro, destinata a divenire in breve tempo, al pari di altri grandi sodalizi sportivi italiani, il settore trainante del sodalizio sportivo. Al piano superiore della Misericordia, nell’immenso salone caratterizzato da affreschi alle pareti, troverà spazio il campo da basket. La particolarità dell’edificio farà si che a tutt’oggi la Misericordia sia considerata uno dei templi della pallacanestro italiana per la sua unicità.
1941

GLI ANNI DEGLI SCUDETTI

Gli anni ’40 segnano il momento più alto della pallacanestro veneziana in quanto la Reyer vince due scudetti, nel ‘41/42 e nel 42/43. I nomi dei campioni costituiscono ancor ora il mito di color granata e rispondono ai nomi di De Nardus, Fagarazzi, Garbosi, Montini, Penzo e dei fratelli Stefanini. Straordinaria la bravura di Sergio Stefanini, detto Caneon considerato, all’epoca, il miglior giocatore italiano e forse europeo.

Viene vinto anche un terzo campionato, ma la Reyer non può fregiarsi del terzo scudetto consecutivo in quanto, per ragioni belliche, il torneo non è omologato.
1946

IL TRICOLORE FEMMINILE

Le ragazze della Reyer non sono da meno dei maschi e, nel 1946, conquistano anche loro lo scudetto tricolore, al termine di un percorso di crescita che vede coinvolte molte altre società veneziane.

E non è finito perché nel 1948 i maschi trionfano nel Trofeo Mairano, una manifestazione di altissimo prestigio che ha valore anche fuori dello stesso territorio nazionale. L’allenatore del gruppo granata è Amerigo Penzo che ha smesso di giocare e iniziato una splendida carriera di maestro della pallacanestro.
1952

LA SECONDA SQUADRA VINCE LA SERIE B

Nei primi anni cinquanta, sono talmente numerosi i giocatori che la Reyer vince, con la seconda squadra, il campionato di Serie B.

La Federazione si trova costretta a cambiare regolamento per evitare di trovarsi in Serie A due squadre dello stesso sodalizio.

1964

IL MITO DELLA MISERICORDIA

Dopo alcuni campionati non esaltanti, a causa di gravi problemi economici i granata si auto retrocedono in Serie C e da lì cominciano una esaltante rimonta, con gli Juniores cresciuti in casa, fino ad approdare nuovamente in Serie A nel 1964 dopo avere vinto un memorabile spareggio a Bologna contro l’Alcisa.

Dal campionato successivo la Reyer riprende l’ascesa, prima richiamando a Venezia uno dei suoi più grandi giocatori prodotti, quel Toni Vianello che in giro per l’Italia è stato ribattezzato “Nane”, poi importando i primi campioni dall’estero che rispondono ai nomi prestigiosi di Djuric, Rajkovic, Sanford e Ubiratan.

Con loro arrivano i primi sponsor che sono la Noalex, la Splugen, la Canon.
1972

UN SALTO DI QUALITÀ, MA LA REYER VA A VICENZA

Ma è con Steve Hawes che la Reyer fa il più importante salto di qualità ad inizio anni ’70 quando, in contemporanea, Lorenzo Carraro e Stefano Gorghetto rappresentano il meglio della produzione giovanile capace di conquistarsi innumerevoli maglie azzurre.

La squadra che gravita sempre attorno alle primissime posizioni della massima serie porta ovviamente tanto entusiasmo e tanto pubblico. Così tanto che è indispensabile un nuovo palasport.

All’Arsenale, in luogo dei forni del grande cantiere della Repubblica Serenissima, nasce il nuovo palasport. Ma visto che non è pronto nei tempi sperati, la Reyer è costretta ad andare a giocare a Vicenza per due anni, per ritornare con deroga per altre due annate alla Misericordia.
1977

ARSENALE DI VENEZIA

Nel 1977 finalmente si aprono i portoni del PalArsenale, un impianto in grado di ospitare fino a 4000 persone e con questi anche i cordoni delle borse che schiudono le porte ai più forti campioni mai arrivati in laguna.



1980

GLI ANNI DEL BASKET BOOM

Nei primi anni ’80 è Spencer Haywood, dominatore delle Olimpiadi del Messico con gli USA, ad approdare sulla Riva degli Schiavoni dove va a fare compagnia al super cecchino di Mostar Drazen “Praja” Dalipagic.

La Reyer, nel frattempo vestita con i jeans Carrera, ritorna trionfalmente in A1 e, per la prima volta nella sua storia, conquista una finale europea in Coppa Korac.
1981

AD UN PASSO DAL SUCCESSO

A Barcellona, contro Badalona, i granata arrivano ad un passo dal successo che buttano alle ortiche negli ultimissimi istanti di gioco.

La Reyer ha avuto per tanti anni nelle sue panchine grandissimi allenatori: dal “fatto in casa” Giulio Geroli all’ammirato e temuto Tonino Zorzi per giungere al maestro dei maestri Aza Nikolic.

Quando i problemi economici si acuiscono arriva lo sponsor Giomo, poi seguito dalla multinazionale Hitachi, e i granata riconquistano la massima serie.

La squadra offre annate altalenanti. Si va dalla A1 alla A2 e viceversa con reiterata costanza.
1990

LA REYER AL TALIERCIO

Quando i problemi di omologazione degli impianti diventano insuperabili la Reyer deve necessariamente attraversare il Ponte della Libertà e prendere il posto, al Palasport Taliercio di Mestre, fino a poco tempo prima occupato dalle squadre terrafermiere magistralmente create da Pieraldo Celada.

Anche al Taliercio le annate sono altalenanti tra promozioni e retrocessioni e, appena dopo la dichiarazione di fallimento dell’inverno 1996, la squadra, allenata da Frank Vitucci e sospinta sul campo dall’infallibile Steve Burtt, vince l’ultima partita che la proietta in A1. Ma il successo viene vanificato dal fallimento.
1998

IL RITORNO DEL FEMMINILE

Nel 1998 rinasce il basket femminile granata grazie all’acquisizione in affitto del marchio Reyer da parte della società di Favaro “VE.Basket Femminile”. La squadra va rapidamente ad acquisire la A2, attraverso la fusione per incorporazione del Basket Tiene.

Nel frattempo i maschi reyerini, che hanno realizzato una fusione col Basket Chirignago, passano dalla C2, categoria dalla quale erano ripartiti, alla C1 e finalmente alla Serie B2 giocando anche un paio di anni all’Arsenale.
2001

LA REYER FEMMINILE E IL RITORNO IN A1

Nel contempo le ragazze dell’Osra Reyer si meritano la A1 che raggiungono nel 2001 dopo avere superato Rovereto.

Da qui una continua éscalation che, prima vede assestarsi il complesso nella massima serie, poi di slancio il gruppo si rinforza con autentiche fuoriclasse che rispondono ai nomi di Cathy Mélain, Alessandra de Oliveira e Vicky Hall. L’allenatore è quel big della pallacanestro maschile passato al femminile che risponde al nome di Stefano Michelini. In campionato le orogranata, targate Umana, se la giocano con le grandi. In Coppa Italia arrivano alla finalissima persa per un nonnulla contro la Famila Schio nel 2004 e in Fiba Cup vincono la Conference nel 2005 cedendo solo prima delle finalissime.

Ma la società femminile conquista il rispetto di tutto il basket rosa anche grazie alla straordinaria forza del settore giovanile che oltre a primeggiare nelle varie categorie continua a sfornare nuovi talenti.
2006

LA RINASCITA

La Reyer maschile dopo reiterati tentativi, nel 2006 vince il campionato di B2. Nello stesso anno la Reyer maschile, neopromossa in B1, e quella femminile, stabilmente in A1, vengono nuovamente riunite assieme, grazie all’intervento di Luigi Brugnaro che assume la presidenza della nuova realtà societaria.

Si tratta di un progetto non solo sportivo ma anche sociale e culturale che si propone come principale fenomeno di aggregazione su scala metropolitana. Il progetto societario punta inoltre anche a far crescere il più possibile il settore giovanile avviando una rete sempre più estesa di collaborazioni che ne favoriscano il radicamento sul territorio metropolitano.
2008

COPPA ITALIA E PROMOZIONE

I primi risultati del nuovo corso reyerino non tardano ad arrivare: nel 2008 la prima squadra maschile conquista la promozione in Legadue mentre, sempre nello stesso anno, la formazione femminile conquista la prima Coppa Italia della lunga storia reyerina. Anche il settore giovanile non è da meno e, al pari delle prime squadre, le formazioni maschili e femminili del vivaio orogranata viaggiano con decisione verso i vertici nazionali.
2011

PLAY-OFF SCUDETTO E PROMOZIONE IN SERIE A

Nella stagione 2010/2011 la formazione maschile dell’Umana Reyer centra lo storico ritorno in serie A. Al termine della lunga battaglia legale estiva, la giustizia sportiva riconosce all’Umana Reyer il diritto a partecipare al massimo campionato in virtù del secondo posto conquistato nel campionato di Legadue.

La neopromossa formazione orogranata sorprende tutti conquistando la partecipazione alle Final Eight di Coppa Italia e uno storico accesso ai playoff scudetto.

Sorprendente è anche la risposta del pubblico orogranata che fa registrare uno dei dati più alti d’Italia benché le partite casalinghe si disputino al Palaverde di Treviso, in attesa dei lavori di adeguamento del Palasport Taliercio.

Sul fronte femminile nella stessa estate l’Umana Reyer, che nella stagione 2008/2009 era arrivata fino alla finale scudetto, riparte volutamente dalla serie B Nazionale con una squadra composta da giovani atlete del settore giovanile da professionalizzare. Il progetto si dimostra subito vincente tanto che l’Umana Reyer femminile vince tutte le partite di campionato conquistando la promozione in A2 e aggiudicandosi la Coppa Italia di categoria.

Anche il settore giovanile è lo specchio di un progetto che continua a crescere attraverso il Progetto Reyer che coinvolge oltre 3500 giovani atleti del territorio della Venezia metropolitana: se nel 2009 la formazione Under 19 femminile conquista lo scudetto, nella stagione 2011-2012 è la formazione Under 15 maschile ad aggiudicarsi il primo tricolore della storia reyerina in ambito giovanile maschile.

Nel frattempo la società reyerina conquista un altro primato: nel 2011 è la prima società cestistica, nonché la prima società professionistica in Italia, a ricevere la certificazione etica Esicert.
2015

LA PRIMA SEMIFINALE PLAY-OFF E VITTORIA ADRIATIC LEAGUE

Dopo il ritorno in Serie A, l’Umana Reyer continua la crescita anno dopo anno, centrando praticamente ogni anno i playoff (unica eccezione nel 2013/14) e le Final Eight di Coppa Italia (tranne che nel 2012/13). Nel 2014/15, la squadra chiude con uno storico secondo posto la regular season e centra per la prima volta le semifinali dei playoff scudetto, bissate anche nell’annata successiva (quando c’è anche il ritorno in Europa, con l’accesso alle Last 32 di EuroCup).

Anche le ragazze, in questo periodo, tornano rapidamente ai vertici: nel 2012/13, la promozione in A1 segue immediatamente quella in A2, con un record di una sola sconfitta in due stagioni e la seconda vittoria in Coppa Italia consecutiva (dopo quella di B arriva anche quella di A2). In A1, le orogranata si insediano in pianta stabile tra le squadre qualificate ai playoff e, a livello continentale, vincono nel 2014/15 la Lega Adriatica.
2017

DI NUOVO CAMPIONI D'ITALIA

La stagione 2016/17 entra di diritto nella storia orogranata: dopo 74 anni d’attesa, la Reyer maschile torna a cucirsi sul petto lo scudetto tricolore! Il terzo titolo della storia, il primo dalla rifondazione e dall’avvio del progetto targato Umana, arriva al termine di un’annata vissuta da protagonisti, sia in Italia che in Europa, dove la squadra conquista le Final Four della prima Basketball Champions League organizzata dalla FIBA. Le finali di Tenerife sono il preludio a un finale di stagione ancor più entusiasmante: dopo il secondo posto in regular season, l’Umana Reyer si gioca con il vantaggio del fattore campo la finale con Trento: si parte con una sconfitta interna, poi riscattata in Gara3, ma sono Gara5 e Gara6 quelle che rimarranno per sempre negli occhi dei tifosi. Sul 2-2, dopo una partita a inseguire, Bramos infila a meno di 7” dalla sirena la tripla della vittoria per 65-63; due giorni dopo, il 20 giugno 2017, gli orogranata espugnano nuovamente il PalaTrento e, con il 78-81 finale, si vedono consegnare sul parquet trentino la Coppa di Campioni d’Italia.

Per le ragazze, invece, sono gli anni del consolidamento in vetta, sia in campionato (dove le orogranata centrano sempre la semifinale scudetto), sia in Europa, con l’Umana Reyer che raccoglie più di una soddisfazione in EuroCup Women.
2018

LA PRIMA COPPA EUROPEA

Con lo scudetto sulla maglia, l’Umana Reyer maschile inizia la stagione 2017/18 centrando per la prima volta nella storia la finale di SuperCoppa italiana, preludio a un campionato che la vedrà ancora una volta tra le principali protagoniste. Gli orogranata centrano infatti un’altra “prima volta”: la vittoria della regular season e il conseguente ruolo di prima testa di serie nel tabellone dei playoff scudetto (anche se la corsa, questa volta, si fermerà in semifinale, dove Trento si prenderà la rivincita in una serie ad altissima tensione, prima di essere battuta nella finale da Milano). La bacheca orogranata si arricchisce comunque di un nuovo trofeo: dopo l’uscita di scena solo per differenza canestri dalla Champions League, l’Umana Reyer si rifà in FIBA Europe Cup, vincendo il primo titolo continentale della sua storia nel “derby” con Avellino, battuta sia all’andata in Irpinia (69-77), che (81-79) nel ritorno al Taliercio il 2 maggio 2018, quando capitan Ress può alzare al cielo il trofeo, questa volta davanti ai tifosi orogranata.

È una straordinaria stagione europea anche per le ragazze (peraltro sempre protagoniste anche in campionato, dove chiudono la regular season al secondo posto). La cavalcata in EuroCup Women dell’Umana Reyer femminile è una progressione di emozioni (indimenticabile, nel cammino europeo stagionale, la rimonta da -20 nella semifinale con le turche di Hatay) e di nuovi traguardi centrati, fino all’atto conclusivo della doppia finale con le altre turche del Galatasaray, “retrocesse” dall’Eurolega. Le turche ipotecano la Coppa nella gara d’andata, vinta 90-68, ma, pur non riuscendo a rimettere in piedi la differenza canestri, le orogranata con grande orgoglio si aggiudicano quantomeno il successo nella gara di ritorno per 72-65, con l’applauso del pubblico di un Taliercio mai così pieno per un incontro di basket femminile.
2019

IL QUARTO SCUDETTO MASCHILE

Le prime squadre dell’Umana Reyer sono ormai consolidate ai vertici del basket nazionale ed europeo. La stagione 2018/19 si apre con il ritorno in EuroLega per le ragazze orogranata: l’avventura dura il tempo del preliminare contro Riga e la squadra poi disputerà l’EuroCup Women, dove si dovrà arrendere, nel Round of 16, alle francesi di Montpellier, future finaliste della competizione.

L’Umana Reyer maschile inizia una nuova stagione col doppio impegno Serie A/Basketball Champions League con una doppia vittoria al Taliercio (contro Torino e il Paok Salonicco) in due giorni. La squadra parte forte: 3/3 in Europa e 6/6 in campionato, con le prime sconfitte (entrambe interne) che arriveranno contro le avversarie più titolate, Tenerife e Milano. Grazie soprattutto allo strepitoso rendimento esterno, gli orogranata accederanno al tabellone a eliminazione diretta di Coppa e chiuderanno l’andata di Serie A al terzo posto. Nel frattempo, le ragazze chiudono il girone d’andata imbattute, con nove vittorie in altrettante partite.

In primavera, arriva qualche piccolo rallentamento, sia al maschile che al femminile, con l’uscita di scena europea e le Coppe Italia che si confermano povere di soddisfazioni. In campionato, comunque, le due formazioni arrivano ai playoff rispettivamente da seconda in A1 femminile e terza in A maschile.

E se le ragazze di Liberalotto centrano la quinta semifinale consecutiva, perdendo solo in Gara5 contro la “bestia nera” Ragusa, è il finale di stagione a regalare la più bella soddisfazione. Due anni e due giorni dopo il terzo titolo, l’Umana Reyer si ripete, stavolta al Taliercio. In Gara7 della bellissima finale con Sassari, dopo un tiratissimo playoff (eliminate prima Trento e poi Cremona, sempre alla bella), gli orogranata battono il Banco di Sardegna 87-61 e sono Campioni d’Italia per la quarta volta nella storia!
2020

LA PRIMA COPPA ITALIA MASCHILE, IL COVID E LA SUPERCOPPA FEMMINILE

L’Umana Reyer maschile si conferma la società italiana più vincente del lustro anche nella stagione 2019/20, quando cade anche l’ultimo tabù. Dal ritorno in Serie A, con l’eccezione di una sola stagione, gli orogranata avevano sempre centrato l’accesso alle Final Eight di Coppa Italia. Sia quando erano partiti da sfavoriti che nei casi in cui sorridevano loro i favori del pronostico alla vigilia, però, la loro corsa si era sempre interrotta ai Quarti di finale.

Pur con un pass per Pesaro staccato solo all’ultima partita dell’ultima giornata, grazie anche ai risultati concomitanti delle avversarie, partendo dall’ottavo posto l’Umana Reyer è stata capace di sovvertire ogni pronostico, eliminando prima la grande favorita Virtus Bologna all’ultimo tiro del supplementare (messo a segno da Austin Daye, poi Mvp della manifestazione), poi la corazzata Milano e, in finale, Brindisi. E la prima Coppa Italia della storia orogranata ha assunto un sapore (purtroppo) ancor più particolare perché è stato l’ultimo trofeo assegnato dal basket prima dell’esplosione della pandemia da Covid-19.

Il coronavirus ha interrotto, ai Quarti di finale, anche le corse europee delle due squadre reyerine in EuroCup. Ma la ripresa dell’attività agonistica è avvenuta ancora all’insegna dei colori orogranata. Stavolta per mano delle ragazze allenate da coach Ticchi, che sono riuscite nell’impresa di espugnare il parquet dell’eterna rivale Schio, mettendo in bacheca la seconda Supercoppa italiana della storia. E la stagione è continuata con la Coppa Italia: semifinale per i ragazzi a Milano, finale per le ragazze a Bologna.
2021

UMANA REYER FEMMINILE DI NUOVO SUL TETTO D’ITALIA DOPO 75 ANNI

La stagione 2020/21 sarà per sempre ricordata come quella dei record per la prima squadra femminile dell’Umana Reyer: la formazione orogranata allenata da coach Giampiero Ticchi che ha vinto, considerando tutte le competizioni, 42 partite sulle 47 disputate, arrivando a contendersi tutte e quattro le finali possibili: due vinte, Supercoppa italiana e scudetto, e due perse, Coppa Italia ed EuroCup Women. Traguardi, quelli sul suolo nazionale, che hanno un sapore speciale perché arrivati contro Schio, squadra di altissimo livello (vittoriosa in sette degli ultimi nove campionati italiani). Il successo femminile è il culmine della programmazione della società che ha investito tanto sul proprio settore giovanile come istruttori ed atlete e che è arrivata a vincere il premio più bello, quello tricolore, con ragazze cresciute nel proprio vivaio come Francesca Pan (MVP di Supercoppa e finali scudetto) e Elisa Penna, e con Debora Carangelo arrivata alla nona stagione consecutiva in Reyer e prima orogranata di sempre per presenze.

Nel campo maschile l’Umana Reyer ha conquistato sul campo tre semifinali tra Supercoppa, Coppa Italia e playoff consolidandosi ancor più ai vertici del basket italiano: è la sesta semifinale scudetto consecutiva quella disputata contro Milano dai ragazzi di De Raffaele che hanno eliminato Sassari nella decisiva gara 5 vinta in rimonta in un finale thriller.