Maschile

Carpegna Prosciutto Pesaro – Umana Reyer Venezia 51-83


Parziali: 11-20; 14-45; 36-68

Carpegna: Drell 9, Moretti 4, Pacheco 2, Tambone 6, Stazzonelli ne, Camara 5, Zanotti 4, Sanford 4, Demetrio 2, Delfino 7, Jones 8. All. Petrovic.

Umana Reyer: Stone 3, Tonut 8, Daye 10, De Nicolao 5, Sanders 20, Phillip 6, Echodas 9, Mazzola, Brooks 4, Cerella 2, Vitali 12, Watt 4. All. De Raffaele.

L’Umana Reyer approccia nel modo migliore alle Final Eight di Supercoppa a Casalecchio di Reno. La sfida con la Carpegna Prosciutto Pesaro è in pratica già chiusa dopo il perfetto primo tempo degli orogranata, che alla fine accedono alla semifinale di lunedì con il netto successo per 51-83.

Senza Bramos e Charalampopoulos, confermato lo starting five con Phillip, Tonut, Vitali, Brooks e Watt. Sblocca per Pesaro Jones dalla lunetta al primo attacco, Phillip sblocca l’Umana Reyer in contropiede pareggiando 2-2 al 2’ in un avvio con le polveri bagnate. Gli orogranata continuano però a difendere alla grande, concedendo agli avversari solo uno 0/3 da 2 e un 1/3 da 3 nella prima metà quarto, in cui trovano il primo vantaggio (2-5) con la tripla di Vitali al 3’ (risponde Delfino di tabellone dall’arco) e, dal 5-5, nonostante il secondo fallo di Watt, che consuma il bonus al 5’30” arriva il break di 8-0 fino alla schiacciata di Echodas del 5-13 al 7’. Un’altra tripla di Vitali aggiorna il massimo margine sul +9, di nuovo Echodas, con due canestri consecutivi, fa 9-20 al 9’, prima della chiusura di Demetrio sull’11-20.

L’Umana Reyer continua le rotazioni dalla panchina, ma mantiene altissima la concentrazione anche in avvio di secondo periodo, provando a uccidere il match con un parziale di 0-10 aperto da Daye, proseguito con il contropiede di Sanders (a segno nonostante l’antisportivo di Tambone) e la penetrazione di De Nicolao e chiuso dalla tripla di Daye dell’11-30 al 12’30”. La Carpegna si sblocca al 13’30” con un libero di Tambone per il 12-30 al 13’30”, punteggio che permane oltre metà periodo con l’abbassamento delle percentuali. Gli orogranata continuano comunque a giocare decisamente meglio di collettivo e Sanders trascina la squadra fino al 12-35 con 5 di fila al 16’. Pacheco segna il primo canestro pesarese dal campo al 16’30”, ma l’inerzia non cambia, visto che Tonut risponde subito con la tripla del 14-38, Echodas mette un solo libero, ma poi stoppa Pachecho e dà il la al contropiede concluso da Vitali per il 14-41 al 18’. Non basta nemmeno il time out di Pesaro, dopo il quale entra in campo anche Cerella, dodicesimo a referto, a segno dalla lunetta al 19’30” per il 14-45 che chiude un primo tempo pressoché perfetto.

Che l’Umana Reyer non abbia intenzione di mollare si vede subito con la stoppata di Watt su Sanford. Pesaro prova a limare (18-45 al 21’, 23-48 al 24’, con il solo intervallo della tripla di Tonut al 22’), ma chiaramente il match è già definito. Lo confermano Watt, in contropiede, Sanders con un gioco da 3 punti e Vitali con un gioco da 4, dopo l’antisportivo di Jones e lo 0/2 dalla lunetta di Watt: al 25’30” il massimo margine si aggiorna sul 23-57. E non è finita: 29-64 di Daye al 28’, 31-67 di uno scatenato Sanders al 29’ poi è 36-68 all’ultimo intervallo.

Il match ha ancora poco da raccontare, nei 10’ finali, che servono soprattutto per affinare alcuni meccanismi in campo e si aprono con terzo e quarto fallo di Daye, che si riscatta con la tripla del 36-71 al 31’ ma poi esce per 5 falli (e bonus speso) al 31’30”. I primi 3 punti di Stone, al 33’30”, aggiornano il massimo divario sul 38-76, con un clamoroso doppiaggio su Pesaro. La Carpegna può solo provare a rendere meno pesante la sconfitta: finisce 51-83


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