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Educazione emotiva allo sport al Reyer City Camp


"Nell’ottica di garantire ai giovani atleti un percorso di crescita sportiva più ricco possibile, stiamo proponendo incontri di Educazione Emotiva allo Sport ai ragazzi iscritti al Reyer City Camp. Un'attività che abbiamo iniziato a sviluppare quest'anno con i gruppi Under 13 e Under 14 femminile.
Questi incontri consistono in attività di informazione e confronto riguardo al tema delle emozioni, nello specifico quelle sperimentate in relazione all’esperienza sportiva ed alle relazioni tipiche di questo contesto."

Federica Tognalini, laureata in psicologia, ex giocatrice ed ora istruttrice del settore giovanile femminile orogranata (head coach Under 13), presenta ai nostri microfoni l'innovativa iniziativa della società Umana Reyer che va ad implementare gli allenamenti di basket.

"La fase evolutiva in cui si trovano le atlete e gli atleti del settore giovanile - racconta Federica in riferimento all'attività svolta con le U13 e U14 - coinvolti in campionati di categoria, ovvero l’adolescenza, e la stessa natura della pratica sportiva competitiva comportano due fenomeni:

- un’alta intensità emozionale;
- un impatto sullo sviluppo identitario e sull’autostima.

In questo momento storico, la crisi sanitaria e le conseguenze che ne sono derivate a livello di stile di vita hanno avuto, a loro volta, un impatto su queste due dimensioni, rendendo più complesso per gli adolescenti (anche qui il riferimento è alle ragazze di 13/14 anni che hanno svolto l'attività) il raggiungimento di un equilibrio dinamico sufficientemente saldo.
E’ riconosciuto, infatti, che un’efficace gestione delle componenti emotive, motivazionali ed identitarie possa avere un impatto sul generale benessere del giovane atleta oltre che sui processi di apprendimento (scolastico, motorio e sport-specifico). Per questa ragione, è di fondamentale importanza promuovere in questi giovanissimi lo sviluppo di risorse utili alla regolazione delle emozioni, dei propri stati motivazionali e del proprio senso di identità, attraverso le seguenti azioni:

- promuovendo il senso di autoefficacia;
- incoraggiando la ricerca di supporto sociale;
- favorendo lo sviluppo di autoconsapevolezza.

L’obiettivo fondante del progetto è favorire un’esperienza di crescita sportiva il più possibile completa, che non tralasci le componenti mentali ed emotive privilegiando quelle motorie.
La promozione delle competenze emotive permette, infatti, di provare a fornire alle ragazze e ai ragazzi degli strumenti più evoluti per quanto riguarda il riconoscimento e la regolazione dei propri stati biologici, psicologici e sociali.
Migliori processi di regolazione, a loro volta, sono in grado di influenzare positivamente non solo la prestazione motoria e sportiva, ma soprattutto lo stato di benessere e di salute psicofisica delle atlete".

E i ragazzi hanno dimostrato interesse ed entusiasmo!


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