Femminile

Carangelo e Pan: “Siamo cariche e dovremo farci trovare pronte”.


Debora è alla decima stagione consecutiva in maglia Umana Reyer, è la reyerina con più presenze nella storia, mentre per Francesca si tratta del sesto campionato in orogranata, annate intervallate dall’esperienza al college in America dove ha anche conseguito la laurea in Business Administration.

Debora Carangelo: Sicuramente non è facile in questi periodi rimanere in una squadra per tanti anni. Io sono felice. Questa società è ormai per me una famiglia, mi appartiene e sono onorata, perché ci deve essere anche stima tra società e giocatrice. Inizio la stagione nel migliore dei modi, come tutti gli anni. La partenza è sempre un po' più dura, perché si torna dall'estate. Però fin dal primo giorno ci stiamo allenando bene, siamo cariche, abbiamo tanta voglia di fare, anche perché iniziamo da campionesse d'Italia e quindi non sarà facile, perché tutte cercheranno di batterci. Ma è bello: inizi con un sorriso in più, una gioia in più, un'emozione unica. Portare la maglia con lo scudetto non ti capita tutti gli anni.
L'Eurolega sarà stimolante, perché giochi con giocatrici di grande livello, e quindi arrivate a questo punto puoi capire a che livello sei, se ci puoi stare in maniera competitiva. Il girone è tosto, ma come l'altro: alla fine sono squadre che, se sono in Eurolega, vuol dire che sono le migliori d’Europa. È difficile adesso porsi degli obiettivi, ma cercheremo di giocare tutte le partite per vincere: nelle partite di basket non si sa mai quello che può succedere. Sarà stimolante, sarà bello: è la seconda volta per me e significa arrivare al massimo.
In Italia, da quello che ho visto, tutte le squadre hanno allestito dei buoni roster. Forse c'è Bologna che ha rafforzato tanto, con giocatrici italiane e straniere importanti. La sorpresa? Punterei su Campobasso, visto che farà anche le qualificazioni per l'Eurocup, ma staremo a vedere. Noi faremo il nostro percorso e poi vedremo chi ci troveremo davanti nella fase finale. Schio sarà sicuramente come tutti gli anni una delle squadre da battere, ma come si dice abbiamo rispetto per tutti e paura di nessuno.

Francesca Pan: Non mi aspettavo tutti questi successi: era per me il primo anno dal rientro in Italia, quindi un anno di sfide. Io ho sempre dato il massimo, ho sempre lavorato con impegno e alla fine ho avuto questo grandissimo risultato di vincere l'mvp, che è un premio prestigioso. Ma il mio obiettivo era quello di vincere con la squadra e quello mi ha reso più felice di vincere l'mvp.
Anche la sconfitta di EuroCup a un secondo dalla fine della finale ci ha aiutato a vincere poi lo scudetto. All'inizio, i primi giorni, non è stato facile, ovviamente c'è crollato il mondo addosso. Ancora adesso, quando ci ripenso, fa male. Ma sappiamo che nella pallacanestro un secondo è lunghissimo e quindi questa è stata in fondo una lezione per arrivare alla finale scudetto più preparate e più unite. In spogliatoio ci siamo guardate negli occhi e abbiamo detto che avevamo un altro obiettivo davanti a noi, la possibilità di vincere lo scudetto a Venezia dopo 75 anni, la possibilità di andare a fare la storia: ed è quello che abbiamo fatto.
In Eurolega ci confrontiamo con le migliori sedici squadre d'Europa, quindi entrambi i gironi sono tosti equilibrati ed è un onore far parte di questa competizione. Per me è la prima volta, quindi sono stra-emozionata, stra-carica e non vedo l'ora di potermi confrontare anch'io con le migliori giocatrici al mondo. Giocheremo tutte le partite dando il massimo e poi i risultati si vedranno alla fine. Anche se sappiamo di non essere inferiori a nessuno e quindi dobbiamo essere pronte mentalmente per fare del nostro meglio.


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