Femminile
INFO PARTITA

Fenerbahce Opet – Umana Reyer 96-48


FENERBAHCE OPET ISTANBUL - UMANA REYER VENEZIA 96-48

Parziali: 30-2; 53-21; 75-41

Fenerbahçe Opet Istanbul: Uzun 8, Cakir 10, Williams 19, Onar ne, Meesseman 7, Rupert 20, Vural, Senyurek ne, Gustafson 9, McBride 18, Allemand 9, Yilmaz ne. All. Mendez

Umana Reyer: Charles 12, Nicolodi, Pasa 4, Cubaj 4, Dojkic 14, Fassina 5, Mavunga 6, Holmes 3, Hassan, Sablich ne. All. Mazzon

Che sarebbe stata una gara dal pronostico chiuso lo si sapeva: in casa delle più accreditate pretendenti al titolo di Euroleague Women, dove anche una squadra molto ambiziosa come Valencia ha dovuto arrendersi con pochi argomenti, l’Umana Reyer soffre oltremodo le assenze (ancora fuori Mariella Santucci, oltre a Francesca Pan e ovviamente Matilde Villa) ma di fatto la partita non inizia a Istanbul.

Il break di 20-0 con cui le turche aprono la contesa la dice lunga sulla grande fiducia delle ragazze allenate da Miguel Mendez, che questa competizione l’ha già vinta più volte, e il Fenerbahçe Opet si conferma imbattuto e per quanto visto ora difficilmente fattibile in questa stagione.

Il resto della gara è una conseguenza di quei primi sette minuti di dominio turco, senza una vera possibilità di rientrare in partita per le orogranata che ora devono resecare e pensare ai prossimo due impegni casalinghi: in campionato il derby di domenica contro San Martino di Lupari e giovedì prossimo la gara molto importante per iniziare davvero la seconda fase di Euroleague Women, contro le ungheresi del DVTK Miskolc.

Night Notable

In una serata complessivamente molto difficile (19/68 dal campo), Kaila Charles mantiene la sua striscia di gare in doppia cifra in Euroleague Women con l’Umana Reyer con 5/10 (2/4 da tre) al tiro e 5 rimbalzi.

Sesta doppia cifra stagionale anche per Ivana Dojkic, con percentuali meno nobili (5/16) ma senza tirarsi indietro.

 

Coach Mazzon «Quando affronti una squadra così, che a mio avviso quest’anno non perderà una partita ed è davvero di un livello spaziale, non puoi che imparare da una gara come quella di oggi. Come ho detto alle giocatrici, se guardiamo il secondo e il terzo quarto il parziale è 45–39: abbiamo messo insieme anche cose positive. È chiaro però che l’impatto fisico dei primi dieci minuti è stato brutale, e questa è la verità. Bisogna sapere contro chi si gioca: questa squadra non ha mai perso con nessuno, e un motivo c’è. Per noi questa è una grande lezione, per lo staff, per il club, per tutti: capire cosa significa il livello successivo. Giocare in un palazzetto da 16.000 posti è stato qualcosa di completamente nuovo per le ragazze. Trovarsi in un contesto così grande e imponente non è semplice, e loro sono state brave. Non bisogna negativizzare nulla di ciò che hanno fatto: la colpa della sconfitta non è loro, ma del fatto che gli avversari sono una squadra di un livello decisamente superiore».


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