Maschile

Virtus Segafredo Bologna – Umana Reyer Venezia 90-84


Parziali: 24-15; 45-37; 69-59

Virtus Segafredo: Tessitori 2, Cordinier 13, Mannion, Pajola 6, Alibegovic, Harvey 26, Ruzzier ne, Jaiteh 5, Alexander 5, Sampson 4, Weems 7, Teodosic 22. All. Scariolo.

Umana Reyer: Stone, Tonut, Daye 15, De Nicolao, Sanders 9, Phillip 9, Echodas 4, Mazzola, Brooks 8, Cerella, Vitali 26, Watt 13. All. De Raffaele.

Va vicina all’impresa europea, l’Umana Reyer, alla Segafredo Arena di Bologna. Gli orogranata riescono a rimontare, con una prestazione che conferma i progressi dell’ultimo periodo, dal -20 al possesso del pareggio, anche se alla fine nel derby di 7Days Eurocup la spunta la Virtus per 90-84.

Nessuna sorpresa, né di roster, né di starting five (Stone, Tonut, Vitali, Brooks e Watt) per gli orogranata, che partono contratti in attacco (6-2 al 2’), ma poi passano in vantaggio (6-7 al 3’30”) trascinati dall’ex Vitali, protagonista con 8 punti di fila fino all’8-10 al 4’. La partita prosegue sui binari dell’equilibrio e i tecnici iniziano le rotazioni dalla panchina. L’Umana Reyer difende bene, ma, nella seconda metà di quarto, trova inizialmente solo un canestro di Sanders (12-12 al 6’), affidandosi con poca fortuna al tiro dall’arco, permettendo alla Virtus di firmare un break di 10-0 per il 22-12 al 9’. Phillip sblocca gli orogranata con una tripla, mentre non viene convalidata la penetrazione finale di Tonut così dopo i primi 10’ è 24-15.

Il secondo quarto comincia con due belle combinazioni Daye-Sanders e Tonut-Daye per il 24-20 all’11’30”. Cordinier, a rimbalzo offensivo, chiude un gioco da tre punti, ma è una giocata estemporanea, per la Segafredo, perché l’Umana Reyer continua con la giusta intensità difensiva e trova in Watt un ottimo terminale offensivo, riuscendo a impattare a quota 27 al 14’30” e a tornare in vantaggio, dopo il bonus speso da entrambe le squadre, sul 27-29 al 15’30”. Bologna riparte da Hervey, con time out veneziano sul 31-29 al 16’, ma non riesce a sfruttare i giochi da tre punti e qualche palla persa di troppo dagli orogranata, che così sono di nuovo a contatto (33-31) con Phillip al 18’, quando però la partita si innervosisce e il fallo più antisportivo di Daye permette a Teodosic di firmare in un amen il 7-0 del 40-31. La Virtus tocca la doppia cifra di vantaggio (42-32) al 19’, con il primo tempo che infine si chiude sul 45-37.

Al rientro dagli spogliatoi, l’Umana Reyer fatica a ritrovare il ritmo, con Bologna che ne approfitta per allungare. Anche il primo canestro orogranata della ripresa (Watt al 23’30” per il 51-39) è solo una parentesi nel monologo virtussino della prima metà di quarto: l’Umana Reyer appare molto confusa e coach De Raffaele è costretto a chiamare time out sul -20 (59-39) al 24’30”. Alla ripresa del gioco, la Segafredo spende il bonus e gli orogranata trovano la forza per rientrare in partita, trascinati da Vitali, ben supportato da Watt: il time out bolognese non interrompe il break di 2-12 per il 61-51 al 27’30” e i 10 punti di distanza sono confermati (69-59) anche all’ultimo intervallo.

Vitali conferma la serata di grazia aprendo il quarto periodo con una tripla, poi Echodas e Brooks continuano il break orogranata fino al 72-68 del 32’30”. Bologna si affida a Teodosic, che porta a casa il quinto fallo di Watt al 33’30” e trascina la Virtus sul 79-71 al 34’30”, ma gli risponde una fiammata di Sanders, poi Daye fa 79-76 appena dopo metà quarto. La Segafredo riprova l’allungo (83-76) e coach De Raffaele chiama subito time out al 36’30”. Brooks si guadagna tre liberi (2/3 e 83-78), poi esce per falli anche Stone (1/2 di Teodosic e 84-78 al 37’) e non si segna più fino al buzzer beater da 3 di Daye a -1’39” (84-81), con Sanders che recupera subito dopo palla sulla rimessa ma non mette la tripla del pareggio. Segna invece Hervey a -1’14” (86-81) con pronto time out orogranata, ma è troppo facile, dopo un paio di gestioni offensive veneziane non ottimali, il sottomano di Teodosic per la vittoria a -19” (88-81). L’ennesima tripla di Vitali a -5” (88-84) infatti non basta e finisce 90-84 con il canestro sulla sirena di Pajola.


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